I MATTONI SPALMATI DI GIAMMARIO PALAZZETTI E LA RICERCA DELLA PERFEZIONE

I MATTONI SPALMATI DI GIAMMARIO PALAZZETTI E LA RICERCA DELLA PERFEZIONE

Mi chiamo Giammario, classe ’65, ho iniziato la mia esperienza lavorativa nel 1986. Per alimentare il mio giro di lavoro, oltre ad imbiancare, costruivo in cartongesso, specializzandomi sulle pareti antincendio con porte certificate, pavimenti sopraelevati, pareti attrezzate e controsoffitti.
Nel frattempo, arrivarono sul mercato i pannelli in pietra ricomposta: trovai un rappresentante che cercava un posatore valido ed io mi offrii di affiancarlo. Per introdurmi in questo nuovo progetto feci un corso di installatore e arrivai al punto di riuscire a riparare anche gli interventi di altri posatori improvvisatisi ad applicare lo stesso materiale.
Nelle fiere con la pietra ricomposta, emergevano diverse problematiche e ascoltando le varie critiche ed esigenze che provenivano dalla clientela, ho iniziato a capire che forse c’era spazio per un prodotto alternativo, provai allora a maneggiare delle malte ed alcuni decorativi BIO a basso impatto ambientale che potessero essere modificati e trovare nuove soluzioni: da lì ho iniziato a creare i miei “mattoni spalmati”. Compresi con questo materiale di avere delle doti artistiche di scultore oltre che di decoratore.
Presso le fiere questi particolari mattoni vennero considerati “Un bellissimo lavoro” ma sentivo emergere sempre le stesse domande: “Ma sono stampati?”, “Ma sono pannelli?”, “Ma come fai…”, osservazioni che mi spinsero ad intervenire su vari tipi di superfici. Iniziai curiosamente sulle damigiane vinarie di vetro, in modo da dimostrare che non era un prodotto stampato né a pannelli, evidenziando definitivamente la particolarità di questo tipo di lavorazione e ponendola in modo diversificato rispetto alle riproduzioni esistenti sul mercato.
Nel frattempo, in collaborazione con una grande azienda che produceva mattoni stampati, imparai a fare gli stampi e da lì creare mattoni a listello con spessori da 3 mm fino a 2 cm e mezzo. Potevo così intervenire con la tecnica cuci e scuci su mattoni “scoppiati” che non potevano essere rimossi, perfezionando il ripristino delle facciate a vista; da lì arrivarono sempre più richieste tra cui creare interni e anche piani da cucina. Adesso il mio sistema artistico è completo e riesco inoltre a eseguire interventi “leggeri” quindi rendere il prodotto finale molto più maneggevole e più facile da poter trasportare.
Vorrei trovare dei prodotti che rispondano esattamente alle esigenze necessarie, per raggiungere anche un apice tecnologico importante, come la resistenza alla corrosione; oggi ho conosciuto Cores Resine, con la quale ho appena iniziato la collaborazione per la ricerca di materiali consoni alle mie aspettative.

Atelier: 348 672 5410

 

 

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