
COS’È’ LA RESINA BI-COMPONENTE?
Che cos’è la resina bicomponente??
La bicomponente epossidica è un materiale che ha preso piede negli ultimi anni, dapprima principalmente in settori industriali fino al settore civile e delle belle arti.
In un primo momento la resina bicomponente è stata utilizzata nel settore edilizio per svolgere interventi di consolidamento strutturale per le sue proprietà di adesione e resistenza meccanica. In un secondo momento ha iniziato a essere impiegata nel settore delle vernici e nella realizzazione di pavimenti industriali.
Con il tempo, come in ogni settore, la resina epossidica si è migliorata anche dal punto di vista estetico tanto da prendere piede nel settore civile della pavimentazione.
Si possono ottenere degli effetti unici con al resina: superfici monocromatiche, superfici variegate multicolore con all’interno polveri metalliche o brillantini che conferiscono luminosità al pavimento, inglobamento tridimensionale di oggetti come foglie, conchiglie, pietrine o qualsiasi altra cosa si decida di volerci inserire
Come è composta la resina bicomponente?
Quello che noi chiamiamo resina è essenzialmente un materiale liquido (trasparente o colorato) costituito da due componenti:
1) il componente A è la vera e propria “resina”;
2) il componente B è detto indurente. E’, infatti, grazie al componente B che la resina passa dallo stato liquido a quello solido.
I due componenti liquidi si legano tra di loro al momento della miscelazione e fanno sì che la nostra resina si solidifichi e raggiunga le caratteristiche chimico-fisiche desiderate.
E’ perciò importantissimo che la miscelazione del componente A con il componente B avvenga in maniera precisa e corretta; essendo il legame che si va a creare un vero e proprio legame chimico, i due componenti vanno miscelati in preciso rapporto (indicato in etichetta).
Se non si rispetta il rapporto di catalisi la resina non solo non raggiungerà le caratteristiche meccaniche o fisiche che si desiderano, ma in alcuni casi potrebbe addirittura non catalizzare affatto.
Una delle caratteristiche principali della resina epossidica è quella di non essere composta da solventi, e quindi trova un largo uso anche in ambienti non appositamente programmati per il suo impiego: non occorrono infatti cappe filtranti e l’uso di apposite maschere come invece è obbligatorio mettere per la manipolazione della resina poliestere.
La resina bicomponente epossidica si indurisce a freddo, a temperatura ambiente 10/35°C, non necessita di forni di cottura o particolari attrezzature per il suo impiego; basta solo adottare le consuete norme di sicurezza e pulizia.
Utilizzo artistico della resina bicomponente
La facilità di utilizzo ha favorito l’applicazione della resina epossidica bicomponente oltre che nel settore pavimentazioni civili in resina anche nel settore artistico e del “ FAI DA TE”: realizzazioni di quadri, opere d’arte, scenografie, ecc., nella realizzazione e/o rivisitazione-riciclo di arredamento e di complementi d’arredo.